Mounjaro, il farmaco che fa perdere 25 kg in 3 mesi, è ora in Italia. Ecco come funziona, quanto costa e l’avvertimento degli esperti.
Negli ultimi mesi, anche in Italia è diventato disponibile Mounjaro, un farmaco che sta attirando sempre più attenzione per i suoi effetti sulla perdita di peso. Al centro del suo funzionamento c’è la tirzepatide, una molecola definita da molti “miracolosa“, ma non sono da sottovalutate anche queste tisane dimagranti. Ebbene, nonostante l’entusiasmo crescente, gli specialisti hanno lanciato alcuni avvertimenti.

Come agisce questo nuovo farmaco: a chi è destinato
Secondo quanto riportato dal Centro Italiano Nutrizione (CIN), come riportato da Leggo, la tirzepatide agisce contemporaneamente su due ormoni intestinali: GLP-1 (glucagon-like peptide-1) e GIP (glucose-dependent insulinotropic polypeptide). Questi ormoni sono coinvolti nella regolazione dell’appetito, del senso di sazietà e del metabolismo del glucosio.
L’effetto combinato della molecola su questi due ormoni consente una riduzione della fame, un migliore controllo della glicemia e una perdita di peso sostenuta nel tempo. Ma a chi è destinato questo nuovo farmaco?
Mounjaro è indicato per persone obese o in sovrappeso che presentano almeno una comorbidità correlata al peso, come diabete di tipo 2, ipertensione o dislipidemia. Per i pazienti affetti da diabete di tipo 2, il farmaco è già prescrivibile a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Per chi invece non ha il diabete, può essere prescritto privatamente da un medico specialista. In questi casi, il costo mensile varia tra i 250 e i 450 euro, in base al dosaggio.
I risultati “miracolosi” e le raccomandazioni degli esperti
Tra i professionisti che hanno condiviso casi concreti dell’uso di Mounjaro c’è il dietista Giuliano Ubezio. Sui social, ha raccontato l’esperienza di un suo paziente: “Il paziente è riuscito a perdere 25 chili in tre mesi“. Un risultato importante, che mostra il potenziale della terapia se affiancata a uno stile di vita corretto.
Tuttavia, l’esperto è chiaro nel precisare che la tirzepatide non è una soluzione da intraprendere autonomamente: “La raccomandazione importante: associarlo a una dieta e non usarlo se non sotto consiglio di un medico“.